Piccolo Tetrodontiforme appartenente alla famiglia dei Canthigasterinae; presente nell’Oceano Indiano e nell’Oceano Pacifico occidentale.
Pesce dalla forma particolare somigliante ad un parallelepipedo, parzialmente ricoperto da una corazza ossea, ha la bocca piccola e posta in cima ad un muso conico ed allungato; i denti sono fusi insieme in quattro placche, situate due nella mascella superiore e due nella mandibola inferiore; gli occhi sporgenti, sono posti in alto sul dorso; gli opercoli branchiali sono molto piccoli e situati appena sopra le pinne pettorali; il peduncolo caudale è quasi inesistente; la pelle è nuda e liscia, in caso di pericolo può emettere un muco velenosissimo, per fortuna è un caso assai raro in acquario.
La pinna dorsale, molto piccola ed a forma di ventaglio triangolare con il bordo arrotondato, non ha spine rigide; la pinna anale, a sua volta sorretta da solo 8 / 10 raggi molli, è posta simmetricamente alla pinna dorsale ed entrambe sono poste molto indietro nel corpo; entrambe queste due pinne hanno una grande mobilità e grazie al loro movimento ondulatorio il pesce può muoversi agevolmente in avanti e all’indietro; la pinna caudale a forma di trapezio con il bordo appena arrotondato, viene quasi sempre portata chiusa, a mo’ di pennello, e serve più da contrappeso che per la propulsione; le pinne pettorali hanno la forma di un ventaglio con il bordo arrotondato e servono soprattutto per mantenere l’assetto mentre sono assenti le pinne ventrali.
La pelle vicino alla cresta dorsale e ventrale, in caso di pericolo o durante l’esposizione territoriale tra i maschi, può essere gonfiata di acqua facendo assumere al pesce una curiosa forma romboidale.
La livrea, molto simile a quella del Canthigaster solandri, è particolarmente colorata; il corpo è di un colore marroncino rossastro sul dorso che sfuma verso l’arancione verso la bocca; su tutto il corpo è presente una fitta puntinatura turchese fluorescente; l’occhio è al centro di una verminatura turchese; un finto occhio, cerchiato di turchese, è posto all’attaccatura della pinna dorsale; la pinna caudale è di color giallo o arancione sempre ricoperta da puntini chiari; le restanti pinne sono semitrasparenti con sfumature gialle; il ventre è chiaro, bianco o grigio, con sfumature arancioni.
Necessita di una vasca di piccole o medie dimensioni in quanto non è un grande nuotatore.
In natura è carnivoro: si nutre di spugne, alghe, detriti, tunicati, policheti, briozoi, ricci di mare, stelle serpentine, granchi, vermi policheti, gamberetti, zooantidi, pesci, anfipodi e foraminiferi.
E’ molto difficile da ambientare in acquario, inizialmente è molto timido e si nutre con difficoltà; sarebbe quindi consigliabile acquistare un esemplare già ambientato; una volta ben ambientato è onnivoro ma sempre molto lento nel mangiare
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Pesce molto robusto ma territoriale, è adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze ma non con esemplari della sua stessa specie; ogni maschio adulto ha un suo territorio, che difende costantemente, formato dai territori di più femmine; anche le femmine difendono il proprio territorio dalle altre femmine; è anche sconsigliato per un acquario con gli invertebrati in quanto li sbocconcella avidamente.
Una curiosa caratteristica di questo pesce consiste nel fatto che di notte dorme profondamente: non è raro vederlo infatti di notte, appeso per i denti ad un particolare dell’ambientazione o incastrato in un pertugio oppure attaccato con il ventre ad un vetro dell’acquario, tranquillamente addormentato.