Appartenente alla famiglia dei Balistidae; è presente in quasi tutti i mari tropicali, originario dell’oceano Indiano.
La forma del corpo e la livrea degli esemplari giovani differisce da quelle degli esemplari adulti.
Gli esemplari adulti presentano un corpo robusto, romboidale, abbastanza compresso lateralmente ed allungato; la testa è grossa, appuntita, rappresenta da sola almeno un quarto dell’intera lunghezza; gli occhi, leggermente sporgenti, sono situati molto in alto e possono muoversi in maniera indipendente; la bocca, piccola ma robusta e con le labbra carnose, è situata in posizione terminale ed è armata di grossi denti sporgenti; nella mascella superiore vi sono altri 6 denti faringei, simili a piastre trituranti.
La pinna dorsale è nettamente divisa in due parti, nella parte anteriore, che può abbassarsi in una specie di tasca presente sulla schiena, la prima spina, separata dalle altre, si può drizzare e rimane bloccata in questa posizione dalla seconda spina che si incastra in un apposito intaglio, a sua volta fermata dalla terza spina, in questo modo si realizza una sorta di meccanismo di scatto con sicura, tipico delle antiche balestre da qui il nome comune.
Mancante della pinna ventrale, presenta due spine fuse insieme che inarca in caso di difesa per agganciarsi, insieme alla pinna dorsale, tra le madrepore rimanendovi letteralmente incastrato impedendo la cattura da parte dei predatori.
La livrea è di un color giallo senape; su tutto il corpo è presente un elaborato disegno, formato da sottili linee vermiformi di color turchese scuro e diverso da esemplare ad esemplare, che copre quasi completamente il colore di fondo; gli occhi sono bordati di giallo; caratteristico il margine delle pinne, turchese con un bordo trasparente.
Pesce robusto, relativamente tranquillo, è adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze ed anche con altri Balistidi ed, in acquari molto grandi, anche con altri Pseudobalistes.
In natura è carnivoro, si nutre soprattutto di crostacei, molluschi, echinodermi di cui rompe il guscio con i poderosi denti; in acquario è facile da ambientare, accetta quasi subito mangime surgelato, Artemia salina, chironomus e mysis, se di grossa taglia, gamberetti o polpa di cozza ma, spesso, anche mangime secco in granuli o in scaglie grandi e mangime liofilizzato.
Necessita di una vasca grande, in quanto è un grande nuotatore e perlustra tutto l’acquario alla ricerca del mangiare; tende anche a scavare tane sotto le madrepore.
Molto resistente alle malattie.
Assolutamente non adatto agli acquari con invertebrati in quanto se ne ciba molto volentieri, è invece adattissimo all’acquario, arredato da madrepore sterilizzate, di un neofita alle prime armi o ad una vasca di comunità popolata da grossi pesci.